
URBINO, 28 AGO – Una betoniera carica di calcestruzzo è finita in una scarpata nelle campagne di Urbino e il conducente, un 54enne di Pesaro, è morto nella carambola del mezzo che è scivolato per almeno 30 metri. Inutili i soccorsi, L’uomo non ha avuto il tempo di gettarsi fuori dall’abitacolo.
Sul posto, i carabinieri e i vigili del fuoco di Urbino. Ancora da accertare da parte degli ispettori Asur, la dinamica dell’incidente. Da quanto si è appreso, il camionista stava facendo manovra all’indietro per scaricare il calcestruzzo quando il camion è uscito di strada, scivolando sulla scarpata.
(ANSA).
Ennesimo infortunio mortale sul lavoro: la nota della Fillea e della Cgil
PESARO – “La Fillea Cgil e la Cgil Pesaro Urbino esprimono cordoglio e vicinanza alla famiglia del lavoratore che ha perso la vita mentre era alla guida di una betoniera che si è ribaltata ieri attorno alle 17 a Castelcavallino, nel comune di Urbino.
“Da inizio agosto è il secondo infortunio mortale che abbiamo nella provincia di Pesaro Urbino – si legge in una nota – il quinto nel settore delle costruzioni a livello regionale.
Sono numeri inaccettabili, non è possibile che la mattina si esca di casa senza la certezza di farvi ritorno, tutto questo a causa del lavoro insicuro che continua a mietere vittime.
In questo momento drammatico, in attesa degli accertamenti sulle cause del decesso da parte delle autorità competenti vogliamo soffermaci su questo fenomeno che non accenna a fermarsi e colpisce sia i lavoratori dipendenti, sia gli autonomi rendendo i cantieri luoghi insicuri.
Questo tema per la Fillea e la Cgil in questa fase è centrale, a seguito delle opere pubbliche e private che dovranno partire nei prossimi mesi attraverso il Decreto Sviluppo e i fondi del Recovery Fund.
Auspichiamo che una parte di quei soldi sia destinata anche alla prevenzione e sicurezza dei lavoratori attraverso i nostri enti di formazione; per questo motivo il contratto applicato è fondamentale e il contratto edile consente tutto questo grazie alle scuole edili. Noi non possiamo “semplificare” e derogare sulla sicurezza perché il costo in termini di vite umane sarebbe altissimo”.
Gianluca Di Sante ( Segreteria Fillea Cgil)
Segreteria provinciale Cgil Pesaro Urbino
