Coronavirus: Marche 8/e in Italia per infortuni sul lavoro. Salito il numero dei ricoverati. Primo paziente trattato con il plasma nelle Marche fuori pericolo

I dati Inail relativi al primo semestre 2020, mostrano che il Covid-19 ha colpito percentualmente in maniera importante nelle Marche per infortuni sul lavoro legati all’emergenza Covid-19. A conferma delle anticipazione Fp Cisl Marche confermano che le Marche (pubblico e privato ) sono all’8/o posto in Italia. Le prime quattro regioni sono Lombardia, Piemonte, Veneto ed Emilia Romagna.
Nelle Marche registrato il 2.8% degli infortuni in Italia, quasi alla pari con regioni come Toscana e Lazio. “Il lockdown e la chiusura di gran parte delle attività produttive – rileva Fp Cisl – ha comportato un calo intorno al 25% degli infortuni nel privato. Nella Pa e in particolare nella sanità questo non vi è stato. In sei mesi nelle Marche 1.405 denunce di infortuni sul lavoro legati al Covid: 557 nel Pesarese (39,6%), 293 ad Ancona, 192 a Macerata, 76 a Fermo, 24 ad Ascoli Piceno (45% provengono dal comparto sanità e assistenza). I più colpiti sono infermieri, operatori socio sanitari e socio -assistenziali; in prevalenza sono donne (72%). (ANSA).

ANCONA, 27 LUG – E’ salito nelle Marche nelle ultime 24ore da quattro a cinque il numero dei ricoverati per coronavirus ma non vi è più alcun paziente in terapia intensiva (l’unico era ricoverato fino a ieri a Pesaro). Dei cinque ricoverati, quattro sono nei reparti di Malattie infettive di Marche Nord (3) e Ancona (1) e il quinto a Macerata. Lo fa sapere il Gores con l’ultimo aggiornamento: sale ancora il numero di guariti (da 5.716 a 5.728) e risulta in calo quello dei positivi isolati in casa (da 118 a 107). In sensibile aumento invece le persone in isolamento domiciliare per contatti con contagiati (da 670 a 707, tra cui 29 oepratori sanitari); solo in 75 accusano dei sintomi. (ANSA).

PESARO, 27 LUG – Il primo paziente trattato con il plasma nelle Marche è fuori pericolo. Oggi è stato trasferito dalla Terapia intensiva al reparto di Malattie Infettive dell’azienda ospedaliera Marche Nord. Il 14 luglio scorso il degente, 67 anni, era stato spostato dal reparto di Malattie Infettive alla Terapia Intensiva perché le sue condizioni si erano aggravate a seguito di una polmonite interstiziale da Covid e con gli organi compromessi, in particolare i polmoni.
“Come prevedono i nuovi protocolli – spiega il primario di terapia Intensiva di Marche Nord Michele Tempesta – il paziente non è stato intubato e abbiamo deciso di somministrargli il plasma iperimmune già dal giorno successivo. A questa somministrazione – aggiunge – ne sono seguite altre due, il 17 luglio e il 19. Nei primi giorni il paziente si è dimostrato stabile ma dopo una settimana è sensibilmente migliorato, fino ad essere fuori pericolo. Un percorso che ci da’ molte speranze.
– conclude il primario – Vorrei ringraziare le strutture operative che hanno collaborato e in particolare la direzione che ci ha creduto fin dall’inizio”. (ANSA).

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