In una sala Rossa piena di persone, la professoressa Silvia Cuppini ha tenuto una lectio magistralis su CEZANNE:PADRE DELLA PITTURA MODERNA, nell’ambito del ciclo di incotri dal titolo DAL PARADISO PERDUTO A 2001 ODISSEA NELLO SPAZIO. IL 2019 UN ANNO DA RICORDARE. Il ciclo di conferenze è organizzato da Assonautica di Pesaro e Urbino e associazione culturale PELASGO968 ed è curata dal giornalista Paolo Montanari. Silvia Cuppini ha fornito una lettura critica di un genere pittorico di Cezanne: la natura morta. Partendo dalle prime esperienze artistiche di Cezanne che subito si discostò dall’impressionismo, con una concezione realistica della pittura: occhio e spazio, ha data alle sue prime opere delle nature morte un valore rivoluzionario che anticipa il cubismo, perchè ormai con Cezanne sono caduti gli schemi prospettici e la pittura en plain air degli impressionisti francesi. I vasi, i fiori, la frutta, acquistano una materialità razionale, ma anche assurda, come il piatto verticale che contiene, assurdamente della frutta. Poi la Cuppini ha fatto dei riferimenti pittorici sul genere della natura morta, arrivando a Caravaggio, alla pittura olandese del 1600, ai cubisti braque e Picasso fino ad arrivare alle bottiglie di Morandi. Un’avventura pittorica profonda ed entusiasmante, per il pubblico, che aspetterà di nuovo a Pesaro, Silvia Cuppini che parlerà su Munch.
PAOLO MONTANARI