E’ stato presentato nella Sala Conferenza della Curia arcidiocesana di Pesaro, il programma dell’arrivo di mons. Pierbattista Pizzaballa, amministratore apostolico del rito cattolico romano a Gerusalemme. Il presule arriverà a Pesaro l’11 novembre e qui concelebrerà, con mons. Piero Coccia Arcivescovo Metropolita di Pesaro, la Santa Messa alle ore 18,30 in Duomo e alla sera, alle ore 21,00, sempre in Cattedrale, terrà una testimonianza dal titolo TERRA SANTA IERI E OGGI.
A presentare questo importante appuntamento don Marco Di Giorgio e il parroco di San Francesco (Cappuccini), padre Damiano. Don Marco ha sottolineato che mons Pizzaballa è vescovo di Gerusalemme dal 2016 e per 12 anni è stato custode in Terra Santa. Attualmente, si trova nella capitale del monoteismo a contatto con ben 13 leader spirituali. I frati francescani da 800 anni sono in Palestina e custodi dei sacri luoghi. Mons. Pizzaballa è nato a Bergamo e si è formato a Rimini, Ferrara e Bologna. Poi si è trasferito a Gerusalemme, dove ha curato cristiani eterofoni, cioè comunità che parlano ebraico-cristiano, favorendo un vero dialogo. Mons. Pizzaballa è una voce autorevolissima per fare conoscere la situazione della Terra santa e per favorire il dialogo interreligioso. A Natale vi sarà un pellegrinaggio da Pesaro con ben 100 pesaresi. L’esperienza del pellegrinaggio è importante, ha aggiunto don Marco, che da molto tempo segue questo momento religioso e di preghiera. Don Marco accolse questa proposta fin dal 2003, proposta che si è sviluppata, anno per anno, con il passa parola. La bellezza è il pellegrinaggio, metafora della nostra esistenza. Cosa significa andare in Terra Santa? Attraversare i deserti. Dopo 15 anni di pellegrinaggi vi saranno anche altri appuntamenti: il 27 dicembre da Roma fino al 3 gennaio, due gruppi di Pesaro parteciperanno il 30 dicembre alla celebrazione eucaristica del ringraziamento. Anche padre Damiano ha voluto sottolineare l’importanza in questo anno pastorale dell’Anno del Figlio. E il pellegrinaggio è sulle orme del Figlio nei territori della Terra Santa.
PAOLO MONTANARI