TAU/Teatri Antichi Uniti

TAU/Teatri Antichi Uniti

Due tappe a Pesaro 2024 per la rassegna regionale di teatro classico che in un dialogo aperto, tra passato e presente, tra beni e attività culturali, offre l’opportunità di fruire i luoghi di interesse archeologico. Appuntamento al Parco Miralfiore l’8 e il 17 luglio.

Regione Marche, AMAT – circuito multidisciplinare di teatro, musica, danza e circo contemporaneo delle Marche –, MiC e 14 Comuni del territorio – Ancona, Ascoli Piceno, Castelleone di Suasa, Corinaldo, Falerone, Fano, Macerata, Monte Rinaldo, Pesaro, Porto San Giorgio, San Severino Marche, Senigallia, Sirolo, Urbisaglia – rinnovano l’appuntamento con il TAU/Teatri Antichi Uniti, rassegna regionale di teatro classico che in un dialogo aperto, tra passato e presente, tra beni e attività culturali, offre l’opportunità di fruire i luoghi di interesse archeologico per la spettacolarizzazione restituendoli a un ampio uso. TAU Teatri Antichi Uniti è un prezioso scrigno che esalta le ricchezze archeologiche della regione e i contenuti di spettacolo, da ben 26 anni un fiore all’occhiello della scena nazionale. 32 appuntamenti in 14 incantevoli siti della regione per una proposta che spazia dalle migliori esperienze della scena nazionale ai lavori di talentuosi artisti Made in Marche.

Due gli appuntamenti – 8 e 17 luglio – a Pesaro 2024 nella cornice verde del Parco Miralfiore. Accanto alla Capitale della Cultura, coinvolto anche un luogo della Provincia: a Fano nell’ex Chiesa di San Francesco tappa l’11 luglio e il 6 agosto.

La rassegna parte l’8 luglio al parco Miralfiore con un arguto viaggio ne Il romanzo della Bibbia, in cui uno scrittore e giornalista come Aldo Cazzullo, un attore e performer come Moni Ovadia e una eclettica musicista come Giovanna Famulari accompagnano gli spettatori, in un viaggio che tocca alcuni degli episodi e dei personaggi più noti dell’Antico Testamento. Il 17 luglio, Metamorfosi, tratto dal poema di Ovidio, a cura dei performer e musicisti Munedaiko, propone una sorta di concerto di musica, corpo e parola capace di restituire la potenza visiva e sonora di cui il testo di Ovidio è ancora oggi sorprendentemente portatore.

A Fano, l’11 luglio Maria, il grande enigma della Cristianità, vergine e madre, corpo sensuale e spirituale, è al centro del testo di Giovanni Testori Interrogatorio a Maria interpretato da Maria Chiara Arrighini. Il 6 agosto, nel trentennale della strage di Capaci, Luciano Violante, magistrato e già Presidente della Camera dei Deputati, torna ad interrogarsi sul mito attraverso la figura di Medea, che nel suo peregrinare approda nella terra di Sicilia, un monologo straziante e sublime interpretato da Viola Graziosi e diretto da Giuseppe Dipasquale.

Info complete su programma
, biglietti e orari di inizi su www.amatmarche.net .

Pesaro Parco Miralfiore ore 21.30
8.07 IL ROMANZO DELLA BIBBIA

con Aldo Cazzullo e Moni Ovadia
con le musiche dal vivo di Giovanna Famulari
luci e direzione tecnica Stefano Delle Piane
produzione Corvino Produzioni, CTB Centro Teatrale Bresciano

Una storia narrata a due voci: Aldo Cazzullo racconta e Moni Ovadia lo accompagna con letture, interventi e canti.
Le musiche – che spazieranno dal sacro al contemporaneo – saranno a cura di Giovanna Famulari.
Il racconto toccherà alcuni degli episodi e dei personaggi più noti dell’Antico Testamento: dalla Creazione a Sodoma e Gomorra, da Adamo ed Eva all’Arca di Noè, da Abramo fino alla profezia di Isaia che preannuncia e lascia intravedere l’arrivo del Messia. Uno scrittore e giornalista, un attore e performer e una musicista, una formula inedita che si è consacrata nel tempo e che garantisce uno spettacolo dalle mille sfaccettature, coinvolgente e ammaliante.

17.07 METAMORFOSI
da Le Metamorfosi di Ovidio
performer, musicisti Munedaiko
Mugen Yahiro, Naomitsu Yahiro, Tokinari Yahiro
voce recitante Nina Pons
regia e adattamento Andrea Baracco
assistente di produzioneStella Comunello
direzione generale Maria Laura Rondanini
management Vittorio Stasi
in collaborazione con Munedaiko
produzione Cardellino srl

C’è una parità essenziale tra tutto ciò che esiste,
contro ogni gerarchia di potere e di valori

Ovidio

Le Metamorfosi di Ovidio, un testo classico di incredibile contemporaneità, è una grandiosa rappresentazione del carattere instabile, precario e illusorio della realtà; dove una definizione univoca, della natura, della vita, dell’uomo risulta essere non solo antistorica ma addirittura impossibile. Il mondo, l’umano, va al di là della compattezza e dell’’univocità, ma trova la sua essenza più profonda e specifica nell’ambiguo, nel non risolto, nell’ibrido, in definitiva nella complessità. Ovidio, compone un canto senza interruzione delle favole antiche, dove le storie nascono l’una dall’altra, si intrecciano e riaffiorano velocissime. Una sorta di enciclopedia in movimento dei racconti più famosi dell’antichità. Dove, e risiede proprio qui il suo tratto universale che gli ha consentito di parlare lungo le epoche, si concentrano tutte le passioni e le infelicità che regnano nel mondo degli esseri umani.
Abbiamo quindi deciso di concentrare la nostra attenzione su alcune delle storie che più di altre ci appaiono emblematiche per temi e significati. La prima, L’Origine, in cui si descrive, in una sintesi abbagliante, l’inizio, prima che ci fossero le “cose”, in cui la natura mostrava ovunque un volto uniforme, nient’altro che una massa senza forma e confusa, un peso inerte, in una parola il Caos. La seconda, l’amore di Apollo per Dafne, qui ci troviamo nell’universo dell’eros più incontrollabile che sfocia nella violenza. La terza, Fetonte, è sostanzialmente la storia di un clamoroso disastro aereo causato dal folle ardire del giovane che compie il volo. Restituire scenicamente il poema di Ovidio è una sfida vertiginosa che in primo luogo pretende la scelta di una lingua teatrale e performativa che consenta di raccontare questo mondo pirotecnico, cinetico, che fa della trasformazione, è forse più giusto dire della trasfigurazione, la sua prima e fondante ragione d’essere. Proprio per questo si è ritenuto opportuno e necessario, al fine di non perdere o eludere la complessità delle tematiche e della lingua del poema, costruire una sorta di concerto di musica, corpo e parola che possa restituire la potenza visiva e sonora di cui il testo di Ovidio è ancora oggi sorprendentemente portatore. Danzatori, musicisti e voce recitante avranno il compito di condurre lo spettatore in quei luoghi di transizione e di visionarietà descritti nelle precedenti righe.

Fano Ex Chiesa di San Francesco ore 21.30
11.07 INTERROGATORIO A MARIA

progetto di e con Maria Chiara Arrighini
dramaturg Sofia Russotto
produzione esecutiva PAV snc di Claudia di Giacomo e Roberta Scaglione
si ringraziano Antonio Latella e Franco Visioli

Ora che lei distesa guarda
per l’ultime volte i muri
e oltre la finestra il mondo
e chiedere sembra
cosa siano i giorni
e cosa mai lo spazio
tanto è passato in luce
il suo materno, umile strazio-
ti dirò di sederti a me vicino
e non chiedere, no
non chiedere niente, cuore.
La tua pupilla lascerà che si sciolga
dentro il suo negro ardore
il mio smarrito, povero dolore.

[Da Ragazzo di Taino di Giovanni Testori, 1976]

Maria, il grande enigma della Cristianità: vergine e madre, corpo sensuale e spirituale. Simbolo di accettazione e sacrificio. Maria sempre raffigurata piangente ai piedi della croce, Maria muta e devota.
Giovanni Testori nel suo interrogatorio permette l’apparizione di una Maria diversa: non muta, non più solo seno da latte, lacrime e devozione. Qui Maria è convocata da un coro di voci insistenti che la interrogano.
Interrogatorio, (dal latino tardo “interrogatorius”). Sostantivo maschile, in diritto: nel procedimento penale, interrogazione dell’imputato da parte dell’autorità giudiziaria. Più genericamente, serie di domande rivolte dal giudice ai testimoni, dalla polizia a persone sospette di reato, ecc. e per estens. Qualsiasi interrogazione fatta con tono inquisitorio. [Da Vocabolario Treccani]
Siamo in una chiesa sconsacrata, spoglia, nell’essenza della sua solennità, un corpo esposto nella sua fragilità si prende carico di questa discussione universale, per interrogare di nuovo il senso e la contraddizione.

6.08 MEDEA

di Luciano Violante
con Viola Graziosi
regia Giuseppe Dipasquale
produzione Teatro della Città – Catania

Mi affascina Medea. Colei che denuncia false opinioni e falsi valori. Euripide le fa dire: “Perché io sono sapiente, questa è la mia sorte: alcuni mi odiano, ad altri appaio ostile”

Nel trentennale della strage di Capaci, Luciano Violante, magistrato e già Presidente della Camera dei Deputati, torna ad interrogarsi sul mito attraverso la figura di Medea, che nel suo peregrinare approda nella terra di Sicilia. Un monologo straziante e sublime interpretato da Viola Graziosi, diretta da Giuseppe Dipasquale. La Medea di Violante vuole essere una Madre, Regina, Maga semidivina che compie l’efferato gesto infanticida per sottrarre i figli ad una schiavitù, condannata ad un esilio eterno che rinnova l’efferatezza del suo crimine ad un impietrito Giasone per approdare infine nella terra del fuoco, una terra a tre punte, la Sicilia, per incontrare altri ‘estranei’ che cercano una ragione al lacerante dolore della perdita dei propri figli. Un salto nella contemporaneità che permane nell’alveo di una tragica mitologia e che ha fatto del tragico eccidio mafioso, con l’emblema degli emblemi nella perdita di Giovanni Falcone, un atto dove “Il divino e l’umano si intrecciano perdendo i confini e laghi di sangue si scoprono negli sterminati campi di grano”.

BIGLIETTI

Fano posto unico numerato             15 euro – 12 euro ridotto
Pesaro posto unico numerato             15 euro – 12 euro ridotto

RIDUZIONI
under 25, over 65 anni, convenzionati vari

BIGLIETTERIE, INFORMAZIONI & PRENOTAZIONI


AMAT & biglietterie del circuito vivaticket
071 2072439 lunedì – venerdì 10 – 15
www.amatmarche.net

Fano, ex Chiesa di San Francesco
Biglietteria Teatro della Fortuna 0721 800750
dal mercoledì al sabato dalle ore 17.30 alle 19.30
il mercoledì, il sabato e nei giorni di spettacolo anche dalle ore 10.30 alle 12.30
Biglietteria presso ex Chiesa di San Francesco
il giorno di spettacolo dalle ore 20

Pesaro, Parco Miralfiore
Biglietteria Teatro Rossini 0721 387621
fino al 26 giugno dal mercoledì al sabato dalle 17 alle 19.30
Biglietteria Teatro Sperimentale 0721 387548
dal 26 giugno dal mercoledì al sabato dalle 17 alle 19
Biglietteria Parco Miralfiore
ingresso via Respighi 334 3193717  
il giorno di spettacolo dalle ore 20

in caso di maltempo l’organizzazione comunicherà un luogo alternativo

VENDITA ON LINE www.vivaticket.com

Comune di Pesaro

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